Interior views of the project for a glass greenhouse in Merano.
Teamwork:
Design:
Arch. Fabrizio Bianchetti,
Arch. Ing. Giuliano Venturelli,
Optimization:
ARUP Italia S.r.l.,
Ing. Marco Caffi,
Arch. Francesco Giovine
3d Modeling & Postproduction:
Carlo Beltracchi (K4rl33)
2d Drawing
Andrea Romano
Structural Analysis:
Ing. Massimo Speziani
venerdì 24 aprile 2009
domenica 12 aprile 2009
Grasshopper - Morphing with turbolence
giovedì 9 aprile 2009
Bellezza e possibilità
Vorrei occupare questo spazio per riflettere a voce alta sul concetto di bellezza in relazione alle tematiche dell'architettura digitale, affrontate durante il convegno AAST09 tenutosi mercoledì 8 aprile 2009 a Torino.
L'architettura parametrica, per definizione, è legata alla presenza di parametri. I parametri vengono tradotti in numeri, e i numeri generano delle forme.
Ma è possibile parlare di bellezza per un numero? Esiste un numero più bello di un altro?
Seguendo processi induttivi o deduttivi (1) l'architettura parametrica cerca di annullare la dicotomia tra naturale ed artificiale. Una dicotomia presunta, non reale(2)(3).
L'importanza del processo è dunque fondamentale, perchè permette di focalizzare l'attenzione non sui termini di questa apparente dicotomia: non sulla natura,non su ciò che l'uomo ha trasformato,ma sul divenire del pensiero stesso. E la bontà di un flusso di pensiero si concretizza a più livelli in "ciò che permette".
In fisica quantistica, l'esperimento delle due fessure dimostra come una serie di elettroni sparati uno per volta contro un pannello con due fessure, siano in grado di generare un pattern di interferenza,come se ciascuno di loro si sdoppiasse e potesse passare contemporaneamente in entrambe le fessure; questa proprietà tuttavia svanisce nel momento in cui un osservatore tenti di misurare il passaggio di ciascun elettrone dalle due fessure contemporaneamente: in quel momento si generano due bande di interferenza, come avverrebbe a livello macroscopico se sparassimo delle biglie una alla volta contro un muro con due fessure. Questo esperimento, indizio del fatto che la materia non è altro che attualizzazione del pensiero, o in termini fisici "collasso della funzione d'onda", è molto importante anche ai fini del nostro discorso perchè aiuta a capire come un pensiero possa generare molte opportunità, ma queste opportunità diventino "una" soltanto nell'attualizzazione del pensiero stesso. E questo esperimento fa capire come un buon ragionamento sappia generare pattern di scelta molto ampi, dove sarà quindi più probabile "pescare" una soluzione migliore.
La progettazione digitale facilita il processo, prima d'ora delegato totalmente alla nostra mente, di permettere ad un'architettura di poter essere tante architetture differenti.
Genera possibilità. Possibilità che dipendono dai parametri scelti e che, una volta effettuata una scelta tra le soluzioni ottenute,generano altre possibilità.
Riformuliamo la domanda fatta in precedenza: possiamo dire che un numero è più bello di un altro?
Lo possiamo dire, come lo potremmo dire di un teorema di matematica o di una legge fisica, per la quantità e la qualità delle possibilità che offre. E lo possiamo dire perchè un parametro scelto bene è in grado di generare algoritmi con soluzioni che, una volta attualizzate, siano in grado di generare a loro volta un'ampio ventaglio di possibilità.
La bellezza diviene quindi un criterio di scelta che a questo livello si dimostra oggettivo.
Ma siccome l'universo delle possibilità alberga solo nel nostro pensiero e tra i circuiti di Grasshopper, la necessità di concretizzare la soluzione migliore scegliendola tra quelle offerte da un algoritmo di morfogenesi, diventa un momento fondamentale del processo creativo. E anche a questa necessità è legato il concetto di bellezza. Una bellezza intuitiva e sublime che vede nel negativo dell'algoritmo che l'ha generata gli antiparametri con cui confrontarsi per vivere e generare vita.
(1) Definiti da Marco Vanucci processi di progettazione "Bottom-up" e "Top-Down"
(2) Come si evince dall'intervento di Alessio Erioli
(3) Nulla si crea, nulla si distrugge,ma tutto si trasforma
L'architettura parametrica, per definizione, è legata alla presenza di parametri. I parametri vengono tradotti in numeri, e i numeri generano delle forme.
Ma è possibile parlare di bellezza per un numero? Esiste un numero più bello di un altro?
Seguendo processi induttivi o deduttivi (1) l'architettura parametrica cerca di annullare la dicotomia tra naturale ed artificiale. Una dicotomia presunta, non reale(2)(3).
L'importanza del processo è dunque fondamentale, perchè permette di focalizzare l'attenzione non sui termini di questa apparente dicotomia: non sulla natura,non su ciò che l'uomo ha trasformato,ma sul divenire del pensiero stesso. E la bontà di un flusso di pensiero si concretizza a più livelli in "ciò che permette".
In fisica quantistica, l'esperimento delle due fessure dimostra come una serie di elettroni sparati uno per volta contro un pannello con due fessure, siano in grado di generare un pattern di interferenza,come se ciascuno di loro si sdoppiasse e potesse passare contemporaneamente in entrambe le fessure; questa proprietà tuttavia svanisce nel momento in cui un osservatore tenti di misurare il passaggio di ciascun elettrone dalle due fessure contemporaneamente: in quel momento si generano due bande di interferenza, come avverrebbe a livello macroscopico se sparassimo delle biglie una alla volta contro un muro con due fessure. Questo esperimento, indizio del fatto che la materia non è altro che attualizzazione del pensiero, o in termini fisici "collasso della funzione d'onda", è molto importante anche ai fini del nostro discorso perchè aiuta a capire come un pensiero possa generare molte opportunità, ma queste opportunità diventino "una" soltanto nell'attualizzazione del pensiero stesso. E questo esperimento fa capire come un buon ragionamento sappia generare pattern di scelta molto ampi, dove sarà quindi più probabile "pescare" una soluzione migliore.
La progettazione digitale facilita il processo, prima d'ora delegato totalmente alla nostra mente, di permettere ad un'architettura di poter essere tante architetture differenti.
Genera possibilità. Possibilità che dipendono dai parametri scelti e che, una volta effettuata una scelta tra le soluzioni ottenute,generano altre possibilità.
Riformuliamo la domanda fatta in precedenza: possiamo dire che un numero è più bello di un altro?
Lo possiamo dire, come lo potremmo dire di un teorema di matematica o di una legge fisica, per la quantità e la qualità delle possibilità che offre. E lo possiamo dire perchè un parametro scelto bene è in grado di generare algoritmi con soluzioni che, una volta attualizzate, siano in grado di generare a loro volta un'ampio ventaglio di possibilità.
La bellezza diviene quindi un criterio di scelta che a questo livello si dimostra oggettivo.
Ma siccome l'universo delle possibilità alberga solo nel nostro pensiero e tra i circuiti di Grasshopper, la necessità di concretizzare la soluzione migliore scegliendola tra quelle offerte da un algoritmo di morfogenesi, diventa un momento fondamentale del processo creativo. E anche a questa necessità è legato il concetto di bellezza. Una bellezza intuitiva e sublime che vede nel negativo dell'algoritmo che l'ha generata gli antiparametri con cui confrontarsi per vivere e generare vita.
(1) Definiti da Marco Vanucci processi di progettazione "Bottom-up" e "Top-Down"
(2) Come si evince dall'intervento di Alessio Erioli
(3) Nulla si crea, nulla si distrugge,ma tutto si trasforma
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